Polemiche letterarie. Bruno Morchio: “Per innovare il noir bisogna rompere la gabbia del genere”
di Bruno Morchio per repubblica.it
Prosegue il nostro dibattito. Interviene lo psicoterapeuta e scrittore genovese, fra i principali esponenti del cosiddetto noir mediterraneo.
La mia impressione è che al dibattito sul noir italiano seguito all’intervista di Loriano Macchiavelli sfugga qualcosa di essenziale. Forse bisognerebbe partire dalla domanda: cosa si propongono gli scrittori di genere? L’idea che il noir debba non accontentarsi di raccontare le brutture della società, ma provare a prefigurare una società diversa è un assunto alquanto bizzarro, che ne tradisce lo spirito.
Quando la storia finisce – scriveva Manchette – cominciano le storie. Il grande noir nasce negli anni Trenta quando le grandi illusioni sono cadute.E qualcosa di simile si può dire per la fioritura del genere in Italia, dove la genarazione di giallisti che ha dato la stura al successo del genere è per gran parte composta da ex sessantottini. Affidare alla letteratura il compito di prefigurare il futuro ricorda tanto il realismo socialista, mentre i grandi scrittori, a cominciare da Dante, per lo più erano reazionari.(continua)
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